PAROLE IN PILLOLE
Noi donne, esseri meravigliosamente forti.
Sempre pronte a combattere, ad esserci, a lottare per una meta, per una situazione, per un obiettivo, per un uomo, per una relazione.
Arrampicate sui nostri tacchi facciamo vedere al mondo che non abbiamo paura di Lui e alla vita che non abbiamo paura di Lei. Continua a leggere “Noi Donne – Parole in pillole.”
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E’ sempre questione di occhi.
MM
Gli occhi di Lord G sono profondi. Sono quel genere di occhi che in apparenza guardano in modo distratto, ma che in realtà scrutano e capiscono chi hanno davanti. Sono quel genere di occhi che ti fanno sentire nuda anche se sei completamente vestita. Ma che possono anche
Onestà intellettuale.
Onestà Intellettuale: in realtà dall’ultima volta che io e Lord G ci siamo visti e da quando gli ho chiesto di non cercarmi, lui ha assecondato il mio desiderio fino alla notte dell’ultimo dell’anno. La mezzanotte era passata da pochi minuti ed ero stata afferrata per un braccio da qualcuno per il solito trenino. Attorno a me brindisi, balli, abbracci, trombette, selfie, canti…Brigitte Bardot Bardot, Brigitte béjo béjo e pepepepepe A E I O U Y.
Fuori posto.
MM
Vi é mai capitato di sentirvi fuori posto? A me sì. Molte volte. Ma non mi riferisco a quelle situazioni in cui sentirsi fuori posto è ovvio come essere in 8 in un ascensore per 4 o andare ad un matrimonio non accompagnati. In realtà mi riferisco a situazioni che sembrano essere più tranquille, più placide. Quelle dove pensi di avere tutto sotto controllo, ma sotto
Nuovi propositi: il pensiero perfetto.
Solitamente i propositi del nuovo anno vengono fatti il 1° gennaio. Una persona fa un bilancio più o meno lungo di quello che le è capitato nei mesi precedenti, dei risultati raggiunti e non, delle emozioni che ha provato, delle persone che le stanno intorno e si appunta virtualmente o in modo tradizionale i proponimenti per i prossimi 365 giorni.
Dolcetto o scherzetto?
MM
Seduta davanti all’armadio nel solito stato di contemplazione mi viene alla mente il mio lunedì.
Pioggerellina sottile e fastidiosa, in una parola, odiosa. Il tram che non arrivava e io che combattevo con un tasso d’umidità pari all’88%. – Capelli e stivali di pelle marrone erano molto contrariati della situazione in corso. – Varcata la soglia dell’ufficio, pensando di essere finalmente salva dalle calamità, mi si materializza in corridoio Lara, non so quanto Santa, dicendomi -“ Ti ricordi Anna Corti? Le avevi fatto tu il primo colloquio. Da oggi è la nuova aiuto-assistente di Old Platinum.”
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E’ come sembra?
MM
-“Ma mi hai sentito?” dice Cleo “Devi andare subito da Didotti in showroom, Giorgina ha detto che il fotografo è impazzito: non sta fotografando nulla e vuole parlare solo con te.”
-“Cosa?” dico alzando la testa dal monitor del computer “Ma non posso parlarci al telefono con questo?” chiedo facendo una smorfia.
-“No. Giorgina ha detto che lui esige parlarti di persona.”
Uomo? O Uomo! Sciascia ci viene in aiuto.
PIL
Questa mattina, mentre bevevo il mio solito caffè d’orzo in tazza piccola al bar, mi sono resa conto che guardavo in modo insistente il barista. Bello? Carino? Piacevole? Vi state domandando. Vi dirò…simpatico.
E allora perché lo stavi guardando, vi chiederete. Per rispondere a questa domanda devo fare un passo indietro e raccontarvi quello che mi è successo prima. In tram.
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Missione AUP.
MM
Dalle varie mail che compaiono nel mio pc con conigli danzanti e pulcini gialli, mi pare di capire che Pasqua sia proprio vicina. La prova provata di questa mia sensazione è arrivata quando a metà mattina Santa Lara è stata spedita al supermercato con la missione “AUP” – Acquisto Uova di Pasqua -.
Richiesta inaspettata.
MM
La mia scrivania è occupata da qualsiasi cosa: cartelle stampa, comunicati, veline per avvolgere scarpe, un paio di ballerine gioiello da spedire per un servizio fotografico, bozze di inviti per il Salone del Mobile, quattro riviste, fogli su cui sono annotati i miei appunti volanti, due faldoni di documenti, la mia immancabile tazza colma di Nescafé – ho l’irreale convinzione che il Nescafé faccia meno male del caffè vero, soprattutto se usato in grandi quantità – e la mia agenda. In questo scenario di perdizione cromatica io, ho occhi solo per il mio cellulare posizionato astutamente a cinque centimetri dal computer in modo da dare costantemente uno sguardo allo schermo grande – pc – e uno allo schermo piccolo – iPhone – .