Dolcetto o scherzetto?

MM
Seduta davanti all’armadio nel solito stato di contemplazione mi viene alla mente il mio lunedì.
Pioggerellina sottile e fastidiosa, in una parola, odiosa. Il tram che non arrivava e io che combattevo con un tasso d’umidità pari all’88%. – Capelli e stivali di pelle marrone erano molto contrariati della situazione in corso. – Varcata la soglia dell’ufficio, pensando di essere finalmente salva dalle calamità, mi si materializza in corridoio Lara, non so quanto Santa, dicendomi -“ Ti ricordi Anna Corti? Le avevi fatto tu il primo colloquio. Da oggi è la nuova aiuto-assistente di Old Platinum.”
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E’ come sembra?

MM
-“Ma mi hai sentito?” dice Cleo “Devi andare subito da Didotti in showroom, Giorgina ha detto che il fotografo è impazzito: non sta fotografando nulla e vuole parlare solo con te.”
-“Cosa?” dico alzando la testa dal monitor del computer “Ma non posso parlarci al telefono con questo?” chiedo facendo una smorfia.
-“No. Giorgina ha detto che lui esige parlarti di persona.”

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Uomo? O Uomo! Sciascia ci viene in aiuto.

PIL
Questa mattina, mentre bevevo il mio solito caffè d’orzo in tazza piccola tazzinaal bar,  mi sono resa conto che guardavo in modo insistente il barista. Bello? Carino? Piacevole? Vi state domandando. Vi dirò…simpatico.
E allora perché lo stavi guardando, vi chiederete. Per rispondere a questa domanda devo fare un passo indietro e raccontarvi quello che mi è successo prima. In tram.

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Uomo sbagliato?

MM
Sono le 20.50 e Lord G è seduto ad un tavolo un po’ defilato. Un cameriere in camicia bianca e pantaloni neri mi si avvicina e con tono gentile dice: -“La posso aiutare?”-“No, grazie. Ho trovato chi dovevo trovare.” 12556053_999830376757193_1322809326_nGli dico con un mezzo sorriso e con voce stranamente ferma. Prendo lo specchio dalla borsa e ravvivo il rossetto. Lord G indossa un abito blu un po’ sgualcito, reduce della giornata in ufficio. Non ha la cravatta, evidentemente se l’è tolta per cercare di dare un tono d’informalità all’incontro.

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Appuntamento con il destino.

MM
DESTINORientrata a casa dall’ufficio sento Elli per l’ennesima volta al telefono. Le sue ultime parole “Non giocare troppo con il destino” risuonano chiare nella mia mente. Capisco perfettamente cosa voglia dire, ma in questo caso mi sembra che sia il destino che voglia giocare con me.

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La chiamata che non ti aspetti.

MM
Entro nello showroom di arredamento alle 9.30 in punto. Ad aspettarmi trovo Giorgina e il suo sorriso contagioso.
-“Ciao bella, come stai? Mi ha appena chiamato il fotografo, mi ha detto che tarderà di 15 minuti. Ti va un caffè?”
-“Sì. Lungo, ho già capito che questa sarà una mattinata difficile” rispondo.

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Il cugino del colloquio.

MM
Ci sono dei giorni in cui l’ultima cosa che vorresti fare è andare in ufficio. Non c’è un motivo preciso, ma una sensazione che ti gira in corpo e ti fa intendere che per le prossime 24 ore è meglio starsene a casa. Oggi è uno di quelli. Secondo voi ho dato retta a quella donna-di-affari-graziosa-50526956sensazione? Ovviamente no ed ora  sono qui seduta nella mia stanza a fissare il monitor del pc mentre faccio tamburellare ritmicamente le dita sulla scrivania.

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Il beneficio del dubbio.

MM
Mi sarebbe piaciuto molto passare il ponte del 25 aprile con GiacomoMaria, sarebbe stata l’occasione perfetta per parlargli di…noi, del nostro upgrade. Tre giorni da soli, i telefoni rigorosamente in modalità aereo, qualche bottiglia di vino, i numeri dei delivery più sfiziosi di Milano e molto altro, ma non è andata così.

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Sushi e upgrade.

MM
Ufficialmente il Salone – del Mobile – ha chiuso i battenti e io sono rientrata in ufficio.
Ieri sera GiacomoMaria  si è superato: ci eravamo sentiti verso le 19.00, io ero rientrata da poco dal mio ultimo evento FuoriSalone, avevo lanciato le scarpe sul tappeto – vi sembrerà strano, ma dopo essere stata in piedi per un pomeriggio intero su un tacco 12 lanciarlo quando rientro a casa è una sorte di liberazione. Ovviamente avendo impresso ben in testa il loro prezzo, non proprio così low, le lancio solo sul morbido, per evitare possibili danni – e stavo preparando tutto l’occorrente per un bagno rigenerante.

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Il presente è presente.

MM
Gli accordi tra me e GiacomoMaria, per questa settimana, ruotano attorno alla parola pazienza. Mentre sono alla banchina ad aspettare la metropolitana per raggiungere il mio primo evento FuoriSalone mi viene in mente il nostro pranzo di lunedì.

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