MM
Rientrata a casa dall’ufficio sento Elli per l’ennesima volta al telefono. Le sue ultime parole “Non giocare troppo con il destino” risuonano chiare nella mia mente. Capisco perfettamente cosa voglia dire, ma in questo caso mi sembra che sia il destino che voglia giocare con me.
Cammino in modo nervoso dalla camera da letto al soggiorno e viceversa. La testa è colma di pensieri e fatti vissuti. Io non voglio saltare nel mondo dei ricordi e fare nuovamente l’equilibrista su funi pericolanti create da parole scivolose. Ora guardo ad occhi spalancati il mio presente in cui vedo solo GiacomoMaria.
I miei pensieri vengono interrotti dal suono del telefono.
-“Pronto”, dico meccanicamente senza nemmeno guardare chi mi sta chiamando.
-“Ciao Meraviglia”
E’ GiacomoMaria.
Con un tono più dolce e con il timore che possa leggere i miei pensieri gli rispondo –“Ciao avvocato, sono arrivata a casa da poco. Tu, tutto bene?”
-“No. In studio è successo uno dei solti casini e tra due ore ho un aereo per Londra. Ora sto andando a casa per prepararmi il bagaglio a mano. Sono incazzatissimo. Comunque torno domani sera.”
-“Ah”, dico preoccupata, “quindi non ci vediamo più tardi?”
-“Tesoro, devo partire per Londra! Te l’ho appena detto.” Mi dice sillabando. -“Ma stai bene? Ti sento un po’ strana?”
È come se sentissi i suoi occhi scrutare i miei pensieri.
-“Tutto Ok. Sto bene, non preoccuparti. Sono solo un po’ stanca, oggi è stata una giornata frenetica in ufficio. Cleo, tra l’altro ne ha combinata una delle sue e io ho dovuto risolvere la situazione.” Dico con la voce più calma e convincente che ho in corpo sperando che non ci siano altre domande.
-“Io me la sarei già mangiata quella Cleo: è inaffidabile e non ha ancora capito che in ufficio si va per lavorare.”
-“ Se potessi, tu ti mangeresti tutti quelli che ti fanno girare le palle.” Gli rispondo ridendo, smorzando un po’ la tensione.
-“In effetti hai ragione. Sono arrivato a casa, ti devo salutare, ora penso alla valigia e poi vado in aeroporto. A più tardi Meraviglia. Ti bacio.”
Chiudo la comunicazione e sospiro. – Se devo essere sincera la mia testa razionale era convintissima, o meglio sperava vivamente, di vedere GiacomoMaria questa sera in modo di non avere alcun tipo di problema con la pancia istintiva. Invece ad ora la situazione è ancora più aperta di prima. –
Per un attimo mi siedo sul letto e il mio sguardo va a finire su uno dei libri che formano una pila accanto al comodino. Il libro s’intitola “Aforismi per la vita”. Istintivamente apro il testo ad occhi chiusi e punto il dito a caso su una pagina. Apro gli occhi e leggo:
“L’unico modo per liberarsi da una tentazione è concedersi ad essa.” Oscar Wilde
Mi alzo di scatto e apro l’armadio: devo trovare l’abito migliore per l’appuntamento con il destino.
Onestà Intellettuale: agitazione allo stato puro unita ad una sublime incoscienza.
M.M.
© Mademoiselle M
Bella Pagina. IL destino è fatto di tante piccole decisioni alternative scelte unicamente da te.
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Grazie Natale per i complimenti. In effetti il destino è un incrocio di decisioni.
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