MM
Ci sono dei giorni in cui l’ultima cosa che vorresti fare è andare in ufficio. Non c’è un motivo preciso, ma una sensazione che ti gira in corpo e ti fa intendere che per le prossime 24 ore è meglio starsene a casa. Oggi è uno di quelli. Secondo voi ho dato retta a quella sensazione? Ovviamente no ed ora sono qui seduta nella mia stanza a fissare il monitor del pc mentre faccio tamburellare ritmicamente le dita sulla scrivania.
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Il beneficio del dubbio.
MM
Mi sarebbe piaciuto molto passare il ponte del 25 aprile con GiacomoMaria, sarebbe stata l’occasione perfetta per parlargli di…noi, del nostro upgrade. Tre giorni da soli, i telefoni rigorosamente in modalità aereo, qualche bottiglia di vino, i numeri dei delivery più sfiziosi di Milano e molto altro, ma non è andata così.
Sushi e upgrade.
MM
Ufficialmente il Salone – del Mobile – ha chiuso i battenti e io sono rientrata in ufficio.
Ieri sera GiacomoMaria si è superato: ci eravamo sentiti verso le 19.00, io ero rientrata da poco dal mio ultimo evento FuoriSalone, avevo lanciato le scarpe sul tappeto – vi sembrerà strano, ma dopo essere stata in piedi per un pomeriggio intero su un tacco 12 lanciarlo quando rientro a casa è una sorte di liberazione. Ovviamente avendo impresso ben in testa il loro prezzo, non proprio così low, le lancio solo sul morbido, per evitare possibili danni – e stavo preparando tutto l’occorrente per un bagno rigenerante.
Il silenzio parla.
MM
Felice di essere uscita salva da questo lunedì ansiogeno che precede il Salone – del Mobile – e di aver fatto capire a Cleo che le cartelle stampa dei clienti sono solo su cd e non cartacee alle 18.19 sto per spegnere il pc e buttarmi sul 9 con meta casa per fare il piano vestiti per tutta la settimana. – Il Salone è un momento dell’anno delirante: è necessario essere presenti in Fiera per i clienti, fuori dalla Fiera per gli eventi dei clienti al FuoriSalone, intorno alla Fiera per gli eventi Satellite alla Fiera dei clienti, insomma bisogna essere ovunque e se non ti sei fatta il piano vestiti in anticipo sei fottuta.-
Passato e futuro.
MM
Mi guardo allo specchio un’ultima volta, metto l’invito piegato in quattro nella pochette e esco di casa. Il taxi mi sta già aspettando in strada da 5 minuti. Visto che i nuovi sviluppi della cena Pridman e Associati coinvolgono anche la Old Platinum ho inventato una scusa e ho detto a GiacomoMaria che mi sarei fatta trovare direttamente al ristorante e che non sarebbe servito che mi venisse a prendere a casa.
Missione AUP.
MM
Dalle varie mail che compaiono nel mio pc con conigli danzanti e pulcini gialli, mi pare di capire che Pasqua sia proprio vicina. La prova provata di questa mia sensazione è arrivata quando a metà mattina Santa Lara è stata spedita al supermercato con la missione “AUP” – Acquisto Uova di Pasqua -.
Richiesta inaspettata.
MM
La mia scrivania è occupata da qualsiasi cosa: cartelle stampa, comunicati, veline per avvolgere scarpe, un paio di ballerine gioiello da spedire per un servizio fotografico, bozze di inviti per il Salone del Mobile, quattro riviste, fogli su cui sono annotati i miei appunti volanti, due faldoni di documenti, la mia immancabile tazza colma di Nescafé – ho l’irreale convinzione che il Nescafé faccia meno male del caffè vero, soprattutto se usato in grandi quantità – e la mia agenda. In questo scenario di perdizione cromatica io, ho occhi solo per il mio cellulare posizionato astutamente a cinque centimetri dal computer in modo da dare costantemente uno sguardo allo schermo grande – pc – e uno allo schermo piccolo – iPhone – .
Banco di prova – Soirée.
MM
Apro la porta di casa e ritrovo finalmente il mio calore fatto di profumi e oggetti noti che allontanano immediatamente il pensiero della casa artefatta della Naif.
GiacomoMaria si guarda intorno in modo apparentemente distratto, ma in realtà è in modalità osservatore da attacco. Anche se ci conosciamo da un mese è la prima volta che lo faccio entrare nel mio mondo. Fino a questa sera non ce n’era stata l’occasione. Spesso la manifestazione più alta del piacere è la sua attesa.
Banco di prova – Overture.
MM
La serata a casa della Naif per me sarà un piccolo banco di prova. – Ebbene sì, nel momento in cui La Naif ha saputo che io e GiacomoMaria ci stavamo vedendo ha pensato bene d’invitarci ad una delle sue cene a casa. Che poi di cene in realtà non hanno proprio nulla, diciamo che si avvicinano di più a una sorte di aperitivo vagamente rinforzato con tartine alla quinoa, taralli al grano saraceno e pinzimonio. Fortunatamente il frigorifero è sempre ben fornito di alcol. Santo Bacco! –
20.45: primo appuntamento.
MM
Per affrontare al meglio la preparazione all’uscita con GiacomoMaria, ho chiamato Elli. – Ok, dico la verità, per evitare di ritrovarmi alle 20.40 a gironzolare per casa con accappatoio e asciugamano in testa a mo’ di turbante, con capelli rigorosamente bagnati, mentre insulto ad alta voce la commessa della profumeria perché mi ha dato la tonalità di smalto sbagliato, ho chiamato Elli. Insomma è una questione di sopravvivenza. –