MM
Vi é mai capitato di sentirvi fuori posto? A me sì. Molte volte. Ma non mi riferisco a quelle situazioni in cui sentirsi fuori posto è ovvio come essere in 8 in un ascensore per 4 o andare ad un matrimonio non accompagnati. In realtà mi riferisco a situazioni che sembrano essere più tranquille, più placide. Quelle dove pensi di avere tutto sotto controllo, ma sotto
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Il prima, il dopo e la strategia.
MM
Fuori dalle finestre la giornata non è delle migliori: soffia un po’ di vento e il sole è coperto da qualche nuvola. Vedo La Naif davanti a me che gesticola convinta mentre parla di una strategia per un nuovo cliente. Ascolto tre parole ogni dieci. Sento brand, mission, focus target… e annuisco in modo automatico. Non è che sono annoiata, certo La Naif è altamente prolissa, ma in realtà io sto pensando ad altro.
Appuntamento con il destino.
MM
Rientrata a casa dall’ufficio sento Elli per l’ennesima volta al telefono. Le sue ultime parole “Non giocare troppo con il destino” risuonano chiare nella mia mente. Capisco perfettamente cosa voglia dire, ma in questo caso mi sembra che sia il destino che voglia giocare con me.
La chiamata che non ti aspetti.
MM
Entro nello showroom di arredamento alle 9.30 in punto. Ad aspettarmi trovo Giorgina e il suo sorriso contagioso.
-“Ciao bella, come stai? Mi ha appena chiamato il fotografo, mi ha detto che tarderà di 15 minuti. Ti va un caffè?”
-“Sì. Lungo, ho già capito che questa sarà una mattinata difficile” rispondo.