Lo spazzolino. Scuole di pensiero.

MM

Ciao Meraviglia, se non ricordo male il tuo treno arriva alle 19.40 in Centrale. Ti aspetto da me per le 20.00 circa. Programma della serata: sushi, sauvignon e…Molti Baci. WhatsApp Ore: 18.40 Contatto: GiacomoMaria

Alle 20.07 sono davanti al portone del palazzo. Citofono.
– “Sali” risponde quella voce che fa sempre più parte della mia vita.

Quando si aprono le porte dell’ascensore lo trovo davanti a me, appoggiato allo stipite della porta di casa che è spalancata. Ha un paio di jeans slavati morbidi, una t-shirt nera ed è scalzo.
– “Bentornata” mi dice. Chiusa la porta e trascinato dento casa la valigia mi stringe deciso e ci regaliamo un lungo bacio, come se non ci vedessimo da mesi, quando in realtà siamo stati lontani solo 3 giorni e mezzo.  In soggiorno è già stata preparata una glacette con una bottiglia. Accanto il volantino del sushi per l’ordinazione.
Dentro a quel luogo respiro aria di casa. Mi sento tranquilla. GiacomoMaria stappa il vino e mi porge un calice. – ” Ti ho pensata in questi giorni”. Sono in piedi davanti a lui mentre inizio a sbottonarmi la camicetta. -” Che dici se mangiamo più tardi?” – “Dico che è un’ottima idea” risponde GiacomoMaria.
La sveglia suona alle 7.30. Non lascerei quel letto per nulla al mondo. GiacomoMaria sembra dormire ancora. Faccio appello a tutte le mie forze e cerco di raggiungere il bagno. In questo caso specifico non mi metto ad aprire tutti gli sportelli e i cassetti della stanza per trovare traccia di una donna. Già fatto da tempo e la risposta è stata assolutamente negativa.- Nella mia vita di giovane donna ho imparato qualche trucco per la sopravvivenza come ad esempio non sottovalutare mai la stanza da bagno quando inizio ad avere una frequentazione/relazione con un uomo. Il bagno è un perfetto salvadanaio: custodisce. Non potete immaginare  quello che si può trovare in fondo ai cassetti di questa stanza. E’ capitato di salvarmi da uomini non proprio così liberi, come loro dichiaravano, grazie ad una crema alla vaniglia e zenzero, a dello smalto per unghie rouge noir e udite, udite a dei Tampax. – La mia attenzione è catturata dal mio viso riflesso allo specchio mentre mi sto lavando i denti. Oltre a delle occhiaie spaventose e a residui di spazzolino-da-denti-e-dentifricio-coloreartrucco – diciamo che non ho avuto molto tempo per struccarmi – il mio sguardo viene catturato da lui. Sciacquo la bocca e mi faccio la fatidica domanda: dove metto il mio spazzolino?
– Ci sono un sacco di scuole di pensiero che gravitano attorno allo studio dello spazzolino da denti e al luogo preciso dove deve essere riposto nella casa del lui che stiamo frequentando. Alcuni sostengono che deve essere messo subito nel bicchiere con il dentifricio e lo spazzolino del lui in questione. Altri che deve essere messo solo dentro al maxi cassetto (che solitamente si trova sotto il lavandino) accanto ad altri nostri oggetti personali come spazzola, crema viso, balsamo per le labbra, acqua micellare … Altri ancora che può stare solo nel nostro beauty all’interno dell’armadio degli asciugamani. Insomma, posizionare questo benedetto spazzolino da denti è un po’ come fare la pipì in giro per marcare il territorio conquistato. –
Alla fine ho deciso di metterlo sulla mensola accanto al bicchiere: abbastanza vicino al suo di spazzolino, ma non ancora così vicino da stare 24 ore su 24 con lui. – Speriamo bene!-

Onestà Intellettuale: caro Gesù Bambino, ti prego, quando lui, GiacomoMaria, si alzerà, verrà in bagno e vedrà il mio spazzolino, fa che non dica qualcosa del tipo -” Meraviglia, ti sei dimenticato questo” oppure mi faccia una menata colossale su – “Questo è il mio spazio. Questo è il tuo spazio. Evitiamo di invaderli” o peggio ancora lo butti via senza dire nulla. Se poi proprio, proprio vuoi farmi il regalo di Natale anticipato fa che lo metta dentro al bicchiere insieme al suo.

M.M.

© Mademoiselle M

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