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“Mad, mi ero dimenticato che puoi smuovere le maree come la luna…O meglio l’ho voluto dimenticare. Buonissimo w-e. Lord G.” Mail lavorativa Ore: 19.05 Contatto: Lord G

Onestà Intellettuale: ed ecco qua. Quando meno te l’aspetti. Quando la giornata lavorativa sta arrivando al termine e l’unica cosa che vuoi fare è spegnere pc / cervello  e berti un bel bicchiere di vino. Forse anche due. Quando sai che domani mattina non potrai bearti sotto al tuo piumone come ogni sabato perché dovrai trascinarti in ufficio, il Salone del Mobile chiama e con lui le ultime  fastidiose incombenze organizzative. Quando tra due ore hai un appuntamento per una cena galante  con l’uomo che stai frequentando da qualche mese. Quando sai che Elli è a Roma invitata per il fine settimana da un tizio troppo carino che le sta facendo la corte da un po’. Quando hai tutto questo come scenario il tuo ex, che hai rivisto per caso qualche sera fa dopo anni di buio totale, decide di allontanarsi dall’ombra e stabilire un contatto. E come decide di stabilirlo? Scrivendo una mini mail all’indirizzo di posta elettronica del lavoro! DEL LAVORO! A onor del vero ho bloccato il suo contatto su qualsiasi mio profilo social, compreso WhatsApp, la mia mail personale e le chiamate in arrivo sull’ iPhone. Così giusto per stare tranquilla. Del resto è questione di sopravvivenza. Ma usare la mail del lavoro lo trovo proprio un colpo basso! Non si fa! E poi che mail! Un ex normale avrebbe scritto “Come stai?” oppure “Mi ha fatto piacere rivederti dopo tanto.” o se proprio voleva fare il marpione splendido “Eri bella l’altra sera.” No. Lord G scrive due righe che leggi. Deglutisci. Respiri. Rileggi e Ri-deglutisci. Due righe che mi ricordano perfettamente com’è lui e il suo mondo. Che ricordano me all’interno del suo mondo. E soprattutto è da otto anni che nessuno mi chiama Mad.

M.M.

© Mademoiselle M