Passato e futuro.

MM
Mi guardo allo specchio un’ultima volta, metto l’invito piegato in quattro nella pochette 0d168e5128e esco di casa. Il taxi mi sta già aspettando in strada da 5 minuti. Visto che i nuovi sviluppi della cena Pridman e Associati coinvolgono anche la Old Platinum ho inventato una scusa e ho detto a GiacomoMaria che mi sarei fatta trovare direttamente al ristorante e che non sarebbe servito che mi venisse a prendere a casa.

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L’ambivalenza di un invito.

MM
Questa mattina sono arrivata in ufficio un po’ tesa. Alle volte credo di aver un sesto senso per le situazioni strane…
Tempo di sedermi alla scrivania e scaricare la posta iniziando a sorseggiare la mia tazza di Nescafé che piomba nella mia stanza Lara con un’espressione più ansiogena del solito e mi dice:-“Buongiorno, Old Platinum ti aspetta. Vuole parlare con te. E’ urgente.” – Old

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Richiesta inaspettata.

MM
La mia scrivania è occupata da qualsiasi cosa: cartelle stampa, comunicati, veline per avvolgere scarpe, un paio di ballerine gioiello da spedire per un servizio fotografico, bozze di inviti per il Salone del Mobile, quattro riviste, fogli su cui sono annotati i miei appunti nescafèvolanti, due faldoni di documenti, la mia immancabile tazza colma di Nescafé – ho l’irreale convinzione  che il Nescafé faccia meno male del caffè vero, soprattutto se usato in grandi quantità – e la mia agenda. In questo scenario di perdizione cromatica  io, ho occhi solo per il mio cellulare posizionato astutamente a cinque centimetri dal computer in modo da dare costantemente uno sguardo allo schermo grande – pc – e uno allo schermo piccolo – iPhone – .

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20.45: primo appuntamento.

MM
Per affrontare al meglio la preparazione all’uscita con GiacomoMaria, ho chiamato Elli. – Ok, dico la verità, per evitare di ritrovarmi alle 20.40 a gironzolare per casa con accappatoio e asciugamano in testa a mo’ di turbante, con capelli rigorosamente bagnati, mentre insulto ad alta voce la commessa della profumeria perché mi ha dato la tonalità di smalto sbagliato, ho chiamato Elli. Insomma è una questione di sopravvivenza. –

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