Ed eccomi qua, davanti all’armadio, nel mio solito stato di contemplazione alla ricerca disperata di un vestito da mettermi per andare ad un veglione di cui non mi frega assolutamente nulla e a cui Elli mi trascinerà a forza dopo aver saputo gli sviluppi delle ultime ore.
E che è successo nelle ultime ore, vi chiederete. Presto detto. Ieri sono rientrata a Milano convintissima che GiacomoMaria venisse a prendermi in stazione. Lo immaginavo con un paio di jeans e il suo solito sorriso da furbetto che abbracciandomi mi diceva: -“Meraviglia, mi sei mancata.”
Mai errore fu così clamoroso. Non solo GiacomoMaria, l’uomo che sempre più in teoria è il mio ragazzo, non è venuto a prendermi in stazione, ma proprio non è rientrato a Milano. Causa? Ha la febbre. Alta, dice. Per questo motivo preferisce rimanere lì dai suoi -a Torino- e rientrare su Milano il primo gennaio.
Ora, io capisco che per un uomo avere più di 38 di febbre è un cataclisma mondiale, una situazione altamente drammatica e non gestibile, capisco anche che non avevamo programmato nulla di particolare per il 31 se non una serata a casa sua con piacevole cenetta e tutto quello che ne consegue, ma addirittura rivederci il primo di gennaio mi sembra realmente troppo ! – E mentre ascoltavo queste parole uscire dal telefono in un attimo la mia memoria ha ripescato il ricordo del capodanno in cui afflitta da una fastidiosa ed irritante candida corredata da micosi, il fidanzato del tempo, avrò avuto 22 anni, decise di abbandonarmi a casa tra pomate e ovuli mentre lui se ne andava in montagna con gli amici. In montagna. Lui. La sfortuna esiste e io ne ho le prove! –
Onestà Intellettuale: sono furibonda e ho sempre più la certezza che GiacomoMaria frequenti un’altra donna. Mentre guardo le mie scarpe per cercare un po’ di pace interiore, intravedo una scatola in fondo all’armadio. La prendo, la apro e le vedo: nere, bellissime, in raso e tulle. E mentre sto guardando le sue scarpe preferite mi chiedo: -“Dove sarà…Lord G?”
M.M.
© Mademoiselle M
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Anche tu però… li cerchi col lanternino. Anche per corso di recupero, ma da qualche blogger scafata! E quelle son più tremende che noi al Club…
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Forse sono io che li cerco con il lanternino o forse sono loro che trovano me…questo in effetti non l’ho mai capito, ma di una cosa sono certa: le reazioni più esplosive di una donna sono quelle che sembrano silenti.
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